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Depressione: come riconoscerla
Corso FAD ECM
Descrizione
Perché seguire questo corso FAD ECM sul riconoscimento della depressione
La depressione è tra le patologie più diffuse a livello globale, interessando quasi 300 milioni di persone. Questa condizione può insorgere in qualunque fascia d’età e contesto socioeconomico, compromettendo profondamente la qualità della vita personale, sociale e lavorativa di chi ne soffre.
Nonostante la sua diffusione e gravità, la depressione è spesso difficile da riconoscere e, ancora di più, da accettare. Molti pazienti infatti, faticano a riconoscere i segnali del proprio malessere o scelgono di nasconderli per vergogna e timore dello stigma sociale, ritardando l’accesso alle cure e aggravando la propria sofferenza.
Per affrontare questa complessa realtà, è essenziale che gli operatori sanitari siano adeguatamente formati per riconoscere tempestivamente i sintomi della depressione, comprenderne l'impatto sulla vita dei pazienti e supportarli nel loro percorso di cura.
Nonostante la sua diffusione e gravità, la depressione è spesso difficile da riconoscere e, ancora di più, da accettare. Molti pazienti infatti, faticano a riconoscere i segnali del proprio malessere o scelgono di nasconderli per vergogna e timore dello stigma sociale, ritardando l’accesso alle cure e aggravando la propria sofferenza.
Per affrontare questa complessa realtà, è essenziale che gli operatori sanitari siano adeguatamente formati per riconoscere tempestivamente i sintomi della depressione, comprenderne l'impatto sulla vita dei pazienti e supportarli nel loro percorso di cura.
Che cosa imparerai seguendo questo corso
Al termine del corso, avrai acquisito una solida base di conoscenze sulla depressione, sui fattori di rischio, sulle modalità per identificarli precocemente e sulle strategie diagnostiche. Verranno inoltre fornite indicazioni sul giusto approccio al paziente, improntato alla cautela, attenzione al non verbale, empatia e assenza di giudizio, per favorire un dialogo che permetta, da un lato, di definire il tipo di depressione, quantificarne la gravità ed escludere ideazione o intenzionalità suicidaria e, dall'altro, di aiutare il paziente a comprendere e accettare il proprio malessere.
A chi è dedicato questo corso ECM
Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari. Ogni operatore troverà spunti utili per la propria professione.
Che cosa comprende il corso
Il corso FAD ECM comprende un dossier ricco di riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire l'argomento, due casi di pratica clinica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette, oltre al questionario di gradimento con possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.
Aperto a
medici chirurghi, infermieri, ostetriche/i, farmacisti, assistenti sanitari, biologi, chimici, dietisti, educatori professionali, fisici, fisioterapisti, igienisti dentali, infermieri pediatrici, logopedisti, massofisioterapisti, odontoiatri, ortottisti/assistenti di oftalmologia, podologi, psicologi, tecnici audiometristi, tecnici audioprotesisti, tecnici della prevenzione nell'ambiente e nei luoghi di lavoro, tecnici della riabilitazione psichiatrica, tecnici di fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare, tecnici di neurofisiopatologia, tecnici ortopedici, tecnici sanitari di radiologia medica, tecnici sanitari laboratorio biomedico, terapisti della neuro e psicomotricità dell'età evolutiva, terapisti occupazionali, veterinari
Crediti ECM
5.00
Scadenza
31-12-2025
Prezzo
35.00 €
Obiettivo nazionale
Area obiettivi: Area degli obiettivi formativi di sistema
Obiettivo formativo: Applicazione nella pratica quotidiana dei principi e delle procedure dell'evidence based practice (EBM - EBN - EBP)
Responsabile scientifico
Diego Inghilleri
programma
Depressione: come riconoscerla
Cimentati con un caso del corso
La signora Carli, settantatreenne pensionata, sposata a un uomo di dieci anni più anziano di lei, si reca dal medico di famiglia per comunicarle la morte della madre che è stata sua paziente per alcuni anni e fino all’ingresso in casa di riposo due anni e mezzo prima.
“È mancata in seguito a una polmonite che si è complicata. Non si è più ripresa…” spiega la donna.
“Mi dispiace davvero. La sua mamma è stata una delle mie prime pazienti e le ero proprio affezionata. Quando è successo?”
“Quasi sei settimane fa. Mi dispiace di essere venuta solo oggi, ma non è stato un periodo facile per me e per mio marito, anche per tutte le questioni che abbiamo dovuto affrontare”.
“Negli ultimi tempi continuava ad andare da lei alla casa di riposo con le stessa costanza che mi ha spesso raccontato?”
“Sì, certo. Se si ricorda, la scelta della casa di riposo era stata fatta in modo che io potessi raggiungerla da casa mia in autonomia; io ho smesso di lavorare come segretaria in uno studio legale proprio per seguire lei a casa, finché si è potuto, anche con l’aiuto di badanti. Non avrei mai voluto che la mamma si sentisse abbandonata con il ricovero, ma a casa non poteva più starci con tutta l’assistenza necessaria”.
“Quindi andava tutti i giorni a trovarla?”
“Sì, andavo la mattina un paio d’ore, tornavo a casa per pranzo e tornavo nel pomeriggio ancora un paio d’ore”.
“Sarà un po’ complicato abituarsi, ora. Ci sta riuscendo un poco alla volta?”
“Oh, dottoressa. Continua a non essere un periodo facile, la morte della mamma ha lasciato un grande vuoto. Mi chiedo spesso se ho fatto tutto quello che potevo per lei, se avessi dovuto insistere per ricoverarla in ospedale quando le è venuta la polmonite…”
“Sa quante persone esprimono questi stessi suoi sentimenti? Deve darsi tempo e vedrà che con l’aiuto di suo marito – per quanto il dolore della perdita si farà sentire – la situazione andrà migliorando. Ritiene di avere bisogno di un supporto, in questo momento?” domanda il medico ipotizzando che il quadro che la paziente le ha presentato rifletta semplicemente una reazione al lutto.
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