La piattaforma indipendente
per la tua formazione continua
La segnalazione online delle reazioni avverse da farmaco, da vaccino e da prodotti naturali
Corso FAD ECM
Perché seguire questo corso FAD ECM sulla segnalazione delle reazioni avverse
Da giugno 2022 la Rete Nazionale di Farmacovigilanza è cambiata adattandosi alla normativa europea. Ciò ha comportato cambiamenti anche nel sistema di segnalazione, con il rilascio di un nuovo sistema per la segnalazione online per le reazioni avverse da farmaco. Questo corso forma tutti gli operatori sanitari all'utilizzo del nuovo sistema e del parallelo sistema di segnalazione online per le reazioni avverse da prodotti naturali.
Che cosa imparerai seguendo questo corso
Il corso è realizzato con la curatela scientifica del Centro di Farmacovigilanza della Regione Veneto, ed è suddiviso in due moduli, uno dedicato al sistema di segnalazione online delle reazioni avverse da farmaco, l'altro al sistema di segnalazione online delle reazioni avverse da prodotti naturali.
Alla fine del corso l'operatore sanitario sarà in grado di fare una segnalazione di reazione avversa, riducendo i tempi della compilazione e sapendo come comportarsi nelle varie situazioni.
A chi è dedicato questo corso ECM
Questo corso si rivolge a tutti gli operatori sanitari visto che tutti hanno il dovere di segnalare le reazioni avverse da farmaco osservate nel paziente che stanno curando o assistendo.
Che cosa comprende il corso
Questo corso FAD ECM comprende due dossier più due videotutorial per l'uso dei sistemi online per la segnalazione di reazioni avverse. Si sviluppa con quattro casi di pratica quotidiana con cui cimentarsi e due questionario ECM randomizzati con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette. Chiude il corso il questionario di gradimento, con la possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.
Cimentati con un caso del corso
Siamo agli inizi di gennaio, domani è l’epifania, e Renzo vorrebbe godersi l’ultimo giorno di vacanza con moglie e bambino, ma la mattina si sveglia con la febbre (38,5°C). “Avrai preso freddo con la tua mania di correre a tutti i costi. Adesso prenditi questa e stai in casa tranquillo” gli dice la moglie porgendogli una compressa di paracetamolo da 500 mg”. Dopo sei ore Renzo prende una nuova compressa di paracetamolo, ciononostante la febbre non scende, anzi a fine pomeriggio arriva a 39°C.
“Mi sento uno straccio” dice Renzo alla moglie “per fortuna domani è festa, ma non so come farò dopodomani a riprendere a lavorare; non si tratta nemmeno di COVID-19, sono guarito da un paio di settimane e il tampone che ho fatto è negativo”.
L’epifania trascorre con la febbre e la comparsa di una tosse insistente tanto che il giorno seguente Renzo si decide ad andare dal suo medico di famiglia.
“Ci sono rumori polmonari, non mi piace” gli dice il medico dopo averlo visitato, vista la febbre e il quadro clinico credo sia meglio cominciare un trattamento antibiotico”. Il medico gli prescrive la levofloxacina 500 mg. “Mi raccomando, ne prenda una compressa al giorno per 7 giorni e mi faccia sapere se le cose non migliorano. L’ideale sarebbe anche fare una radiografia del torace”.
“Dottore, è già tanto se sono venuto da lei e poi lo sa come la penso sugli esami... Vediamo come va con l’antibiotico”.
“D’accordo, ma se non migliora la lastra non gliela toglie nessuno”.
Rientrato a casa, Renzo prende subito l’antibiotico prescritto e decide di guardarsi un film insieme alla moglie, mentre il figlio è a scuola. Ma durante la visione la moglie lo sente respirare in maniera affannosa, si volta e vede che il marito ha le labbra gonfie. “Antonella, non riesco a respirare bene” le dice a fatica. “E sento anche un forte prurito dappertutto”.
La moglie allarmata decide di portarlo immediatamente al Pronto soccorso: “Ma non è nulla, mi passerà, faccio solo un po’ fatica a respirare, come quando corro troppo” le dice il marito che controvoglia sale in macchina. Arrivato in Pronto soccorso, Renzo è in stato di shock anafilattico, i medici somministrano immediatamente l’adrenalina, cortisonici e una soluzione elettrolitica. Nel giro di breve tempo la pressione sale e Renzo riprende a respirare normalmente. Dopo qualche ora, viene decisa la dimissione: “Ora tutto è passato e può tornare a casa. Responsabile di tutto è stato l’antibiotico che ha preso, cui è evidentemente allergico. Non deve più prenderlo, ora gliene do un altro diverso, mi raccomando” dice il medico prescrivendo l’azitromicina.
Dopo una settimana, Renzo, completamente ristabilito, torna dal proprio medico curante per raccontargli quanto accaduto. “Per fortuna è arrivato per tempo in Pronto soccorso” dice il medico “ora mi segno subito sulla sua scheda che è allergico alla levofloxacina e agli antibiotici simili”.
Verso fine giornata, il cardiologo dello studio a fianco passa a salutare il collega. “Sai che cos’è successo a un mio paziente? Gli ho prescritto la levofloxacina e quasi va al creatore per uno shock anafilattico!” “Capita, specie con gli antibiotici, ma hai fatto la segnalazione?”
“Non ancora ricordo di averne fatta una due anni fa, mi ero collegato a un sito... VigiFarmaco, se non ricordo male”.
“Guarda che non è più così, proprio l’altro giorno ho fatto un corso FAD sulla segnalazione online. Da giugno del 2022 quella piattaforma non c’è più, ora le segnalazioni si compilano direttamente nel sito di AIFA!”