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FAD per ostetrici e ginecologi ed esperti di medicina materno-fetale: il percorso multidisciplinare nella gestione delle gravidanze con malformazione fetale
Corso FAD ECM
Genet è una rete di medici genetisti che propone una nuova sinergia tra le specialità cliniche, la genetica medica e di laboratorio
La presenza sempre più massiccia e trasversale della genetica medica e di laboratorio nella quotidianità ambulatoriale dei diversi specialisti impone un cambio di paradigma nell’affrontare i percorsi di diagnosi genetica dei propri pazienti.
Vi è la necessità di conoscere e governare le nuove tecnologie di indagine del genoma (NGS), conoscere a fondo le potenzialità diagnostiche d i limiti per le forme rare e meno rare, l’estensione delle indagini alla famiglia, l’impostazione di follow-up mirati.
Questi obiettivi si possono raggiungere solo se si realizza una maggiore collaborazione tra lo specialista di branca, lo specialista in genetica medica e gli specialisti di laboratorio, che è garanzia della appropriatezza del interno percorso.
Tra gli obiettivi del network c'è la formazione specialistica e multidisciplinare sulla genetica. Questo è il secondo corso FAD di Genet, dedicato alla gestione delle gravidanze con malformazioni fetali.
Cimentati con un caso del corso
La donna risponde: “Direi che è andato tutto come previsto. Ho sospeso la pillola proprio perché desideravamo un bambino e poco dopo sono rimasta incinta. D’altronde, avendo intenzione di mettere su famiglia, non potevamo attendere oltre: io ho 33 anni!”
“Non è un’età così avanzata, si rassicuri” le dice medico mentre inizia a eseguire l’ecografia. Durante la procedura commenta a voce alta quello che osserva, anche a beneficio di Guido, lo specializzando che lo affianca nell’ambulatorio: “Dunque vediamo: feto unico, lunghezza vertice-sacro di 50 mm, giusta per l’epoca gestazionale; ora valutiamo la translucenza nucale”.
La signora Rossi dissimula l’ansia: “Ne ho sentito spesso parlare, ma vorrei che mi spiegasse esattamente di che cosa si tratta…”.
“Certo, non si preoccupi” la rassicura il ginecologo spiegando alla donna perché si studia la nuca del feto.