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Le cefalee nella pratica quotidiana
Corso FAD ECM per ortottisti/assistenti di oftalmologia
Le cefalee sono tra le condizioni neurologiche più diffuse: secondo le stime dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, infatti, circa la metà della popolazione adulta sperimenta almeno un episodio di cefalea ogni anno. Poiché rappresentano una delle principali cause di disabilità a livello globale, è importante per gli operatori sanitari saper riconoscere e gestire le cefalee.
Che cosa imparerai seguendo questo corso
Grazie a questo corso ECM acquisirai informazioni utili per riconoscere le diverse forme di cefalea, per effettuare la diagnosi, per impostare la terapia e per gestire il paziente nel tempo nelle varie fasce d'età.
A chi è dedicato questo corso FAD ECM
Questo corso FAD ECM si rivolge a tutti gli operatori sanitari.
Che cosa comprende il corso
Il corso FAD ECM comprende un dossier ricco di riferimenti bibliografici per chi volesse approfondire l'argomento, due casi di pratica con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette, oltre al questionario di gradimento con possibilità di lasciare commenti in aperto sul corso svolto.
Cimentati con un caso del corso
Giorgia, una diciottenne in procinto di diplomarsi al liceo linguistico, in un giorno di maggio si presenta dal medico di famiglia per la prima volta.
“Buongiorno Giorgia, piacere di conoscerti. Cosa ti porta nel mio ambulatorio?” chiede il medico, cercando di mettere la giovane a suo agio.
“Buongiorno, dottore, mi porta il mal di testa. Mia mamma ha insistito perché venissi da lei. Mi ha detto che, secondo lei, non è normale che ce l’abbia così spesso e che mi faccia stare così male. In effetti da qualche mese ho frequentemente mal di testa e nelle ultime settimane, quando c’è, è diventato insopportabile” spiega la ragazza massaggiandosi la tempia destra con le dita. “Ho anche dovuto farmi venire a prendere a scuola tre giorni di fila perché non resistevo fino all’ultima ora”.
“Ha fatto bene tua mamma a convincerti a venire da me” dice il medico. “Ho notato che parlando del dolore ti tocchi la tempia destra, è lì che ti fa male?”
“Sì dottore, mi fa male sempre solo a destra da metà della fronte fino alla tempia a destra” risponde Giorgia, disegnando un semicerchio che delimita l’area interessata con le dita.
“Capisco” risponde il medico. “Ora ti farei qualche altra domanda per inquadrare il problema. Sei d’accordo?”
Giorgia racconta che gli attacchi di cefalea sono iniziati l’anno precedente ma durante l’ultimo anno scolastico sono diventati più frequenti. Adesso sta attraversando un periodo molto impegnativo e stressante: si sta preparando per gli esami di maturità e il test d’ingresso alla facoltà di lingue orientali. I primi episodi erano sporadici ma ultimamente la frequenza è aumentata.
Con un tono preoccupato, aggiunge: “Quando sta per arrivare il mal di testa forte, lo capisco subito. È come se tutti i rumori attorno a me diventassero amplificati: i compagni che scrivono, che parlano, tutto sembra insopportabile. Non riesco più a concentrarmi, mi scoppia la testa!”
“Hai notato se ti dà fastidio anche la luce?” chiede il medico.
“Non mi sembra, o almeno non l’ho mai notato” risponde Giorgia.
“Ti è mai capitato di avere nausea o vomito durante gli attacchi?” prosegue il medico.
“Che io ricordi no, ci manca anche quello…” risponde la ragazza.
Il medico nota poi che Giorgia fatica a descrivere con precisione il tipo di dolore.
“Non so... forse pulsante? Oppure no, a volte sembra più come una pressione. Mi è difficile dirlo con certezza... ho la testa piena di cose da studiare, dottore. Fra un mese ho gli esami non posso pensare anche a queste cose”.
Giorgia non riesce a ricordare con esattezza la frequenza degli episodi, ma riferisce che gli attacchi possono durare da poche ore fino a una giornata intera e anche di più.
“E quando hai questo dolore la mamma ti dà qualche farmaco?” chiede il medico.
“Sì, mi dà quello che c’è in casa, a volte il paracetamolo, a volte un analgesico che usa lei, perché anche lei soffre un po’ di mal di testa”.
Il medico visita Giorgia, senza rilevare nulla di particolare all’obiettività.