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La valutazione multidimensionale dell'anziano
Corso FAD ECM
Perché seguire questo corso FAD sulla valutazione multidimensionale dell'anziano?
La valutazione multidimensionale dell'anziano consente di avere un quadro chiaro della situazione generale dell'anziano in modo da attuare una presa in carico personalizzata a lungo termine, che può migliorare gli esiti sia funzionali sia qualitativi, riducendo il ricorso non appropriato ai servizi sanitari.
Che cosa imparerai seguendo questo corso FAD?
Grazie a questo corso FAD riceverai indicazioni sull'efficacia della valutazione multidimensionale nei diversi contesti (medicina generale e cure primarie, ambulatori specialistici, Pronto soccorso e Reparti di area medica) e sulle caratteristiche dei diversi strumenti disponibili.
A chi è dedicato il corso FAD?
Questo corso è aperto a tutti gli operatori sanitari.
Che cosa comprende il corso?
Il corso FAD ECM comprende un dossier evidence based, due casi di pratica quotidiana con cui cimentarsi e un questionario ECM randomizzato con soglia di superamento al 75% delle risposte corrette. Chiude il corso il questionario di gradimento con la possibilità di lasciare anche un commento in aperto sul corso svolto.
Cimentati con un caso del corso
“Oggi Mario non sarai solo” esordisce Elena, la coordinatrice infermieristica. “Ti presento Paolo, studente del secondo anno di infermieristica”.
“Bene, Paolo” si rivolge Mario allo studente “Hai già fatto tirocini sul territorio?”
“No” risponde Paolo “ma sono stato già in medicina e poi mi sono preparato bene per poter affrontare questo tirocinio anche perché dopo la laurea vorrei seguire il corso per diventare infermiere di famiglia e comunità”.
“Sembri avere tutte le carte in regola per iniziare bene. Oggi cominciamo con la signora Giovanna. Mentre andiamo a casa sua ti racconto un po’ di cose”.
“La signora Giovanna ha 85 anni e vive da sola in una casa in campagna, a circa 10 chilometri dal centro città e dalle strutture sanitarie territoriali. Ogni fine settimana va a trovarla il figlio, Luca, e due volte a settimana va una signora per aiutarla a lavarsi e con le faccende domestiche. È una ex fumatrice, leggermente in sovrappeso, ipovedente e da qualche mese, dice il figlio, è aumentata l’ipoacusia. Ha protesi dentarie e occhiali da vista. Il medico le ha prescritto una visita audiometrica. Giovanna ha una BPCO e un diabete mellito di tipo 2 poco controllato. Ha subìto un intervento di cataratta all’occhio destro due anni fa ed è in lista d’attesa per una protesi del ginocchio per una gonartrosi. È in carico al servizio di diabetologia dell’ospedale da cinque anni ma negli ultimi tre, dopo la morte del marito Maurizio, non è più andata alle visite di controllo, soprattutto perché ha difficoltà a camminare. Il suo medico di famiglia ci ha contattati per prenderla in carico; si sospetta un declino psicologico determinato sia dal decesso del marito, 4 anni fa, e del suo amato cane, Pollo, 2 mesi fa. Inoltre, si pensa anche che non assuma tutti i farmaci che dovrebbe...”
Mario e Paolo arrivano finalmente a casa di Giovanna: “Buongiorno, signora Giovanna, mi chiamo Mario, sono l’infermiere di famiglia e di comunità, e lui è Paolo, uno studente di infermieristica in tirocinio. Il suo medico l’ha avvertita che saremmo venuti a trovarla? Come si sente oggi? Iniziamo a vedere come va la pressione e la glicemia e poi devo farle un po’ di domande, abbia pazienza”.
“Ho tutta la pazienza e il tempo che vuole” risponde Giovanna. “Dovrà però alzare la voce perché non sento più bene come un tempo… Lei è giovane, quando sarà vecchio capirà…”
L’infermiere tira fuori dallo zainetto un tablet e fa scorrere sullo schermo una serie di questionari per iniziare la valutazione multidimensionale prevista dalla modulistica interna.
